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Top Jumping Horses

Top Jumping Horses: H&M Indiana

Top Jumping Horses: H&M Indiana
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14 gennaio 2022 #topjumpinghorses

Indiana è uno dei migliori cavalli al mondo! È amichevole, divertente, pazza, positiva, sensibile, energica, affamata, grande saltatrice, carina, un po’ strana, forte, laboriosa, bella, sempre impegnata, super talentuosa e medaglia d’oro olimpica. Sono molto grata a Charlotte Söderström per averla trovata 6 anni e mezzo fa. […] Il nostro viaggio insieme non è stato sempre facile e ci sono voluti un paio d’anni per imparare a capirci. All’inizio non avrei mai potuto immaginare che sarebbe stato con lei che avrei partecipato ad un’Olimpiade con la piena fiducia di farcela! (Indiana) non smette mai di provare e dà sempre tutto per me. La fiducia che abbiamo costruito l’una per l’altra è straordinaria”. (Malin Baryard-Johnsson).

Così l’amazzone svedese Malin Baryard-Johnsson lo scorso 8 agosto 2021 riguardo alla sua H&M Indiana (Kashmir van Schuttershof x Animo’s Hallo) dopo aver vinto la medaglia d’oro a squadre e dopo aver chiuso al 5° posto individuale i Giochi Olimpici di Tokyo 2020.

La storia di Malin e di questa formidabile BWP (Belgisch Warmbloedpaard v.z.w.), splendida baia di 14 anni, ha avuto inizio sette anni fa: pensate, da noi in Italia in occasione dell’Arezzo Equestrian Tour. Secondo quanto l’amazzone svedese ha spesso raccontato in interviste e social, Indiana ha attirato l’attenzione di Charlotte Söderström grazie alla sua genealogia e al suo essere molto vicina a H&M All In, fuoriclasse sotto la sella del connazionale Peder Fredricson.

All’epoca, Indiana era agli ordini di Petronella Andersson (già una delle colonne portanti del gruppo di cavalieri di Stephex Stables) e non aveva una grande esperienza a livello internazionale. Tuttavia, il suo carattere ed il suo potenziale erano molto evidenti: lo stesso Stephan Conter ha poi ammesso di essere rimasto colpito dal grande talento grezzo di Indiana in occasione di un concorso nazionale in Belgio, quando questa baia aveva solo 6 anni.

L’inizio del binomio che abbiamo avuto modo di apprezzare in questi anni è stato lento e non privo di difficoltà. Indiana ha infatti sempre avuto una personalità forte ed un carattere complicato. Nonostante Malin sia sempre stata un’ottima amazzone con una grande esperienza, nei primi periodi di conoscenza reciproca con Indiana ha faticato molto per riuscire a farsi ascoltare con attenzione. Indiana era dunque quel che può indicare come una vera sfida, ma Malin ha saputo (e potuto) darle il tempo necessario per maturare, crescere e raggiungere livelli sempre più alti. È stato certamente un percorso in salita ma che ha dato i propri frutti: pazienza e costanza premiano sempre, ed ora abbiamo occasione di vedere ai massimi livelli del Salto Ostacoli un binomio super affiatato e pronto a lottare per la vittoria in ogni evento a cui prende parte.

L’anno della svolta è stato sicuramente il 2018: le due hanno iniziato a militare con costanza nelle categorie dei maggiori CSI a cinque stelle del mondo con risultati molto buoni fino a raggiungere il 2° posto a squadre ai WEG di Tryon nel 2018; l’8° posto in Coppa del Mondo a Olympia nel 2018; la 4^ posizione nel GP del CSI5* di Villach nel 2019; il 3° posto in Coppa delle Nazioni a Falsterbo nel 2019 ed il 5° posto a squadre ai Campionati Europei di Rotterdam nel 2019 senza contare vittorie e piazzamenti ottenuti in questo biennio in molti altri eventi internazionali.
Il 2020 e la pandemia causata da Covid-19 lasciano poi molta incertezza per tutti, specialmente per i cavalieri e per i loro cavalli abituati a determinati ritmi che di colpo vengono stravolti.

Per Malin e Indiana, però, lo stop non determina un calo nelle loro prestazioni, anzi. Nel 2021 le due iniziano a diventare un tassello sempre più fondamentale per la nazionale svedese e ad ottenere molti piazzamenti tra cui il 3° posto in Coppa delle Nazioni a Piazza di Siena; il 7° nel Gran Premio Rolex a Piazza di Siena; il 3° posto in Coppa delle Nazioni a San Gallo; il 9° nel GP del LGCT di Stoccolma. Poi le Olimpiadi ed il trionfo della squadra svedese vanno a coronare il sogno di tutti i cavalieri. Ma i riconoscimenti non terminano certo con i Giochi! Arrivano ottimi risultati dal doppio weekend del LGCT di Roma; la vittoria della Finale di Coppa delle Nazioni a Barcellona ed i buoni percorsi in occasione degli ultimi eventi del 2021 quali la tappa di Samorin del LGCT ed i Playoff del LGCT a Praga.

Una carriera incredibile, costellata da eccellenti risultati: a guardare il curriculum di Indiana sembra quasi assurdo pensare che sia la stessa cavalla un po’ sulle sue e che all’inizio era poco gestibile su salti bassi ma decisamente più attenta e concentrata quando il livello si alzava. Definita negli anni da Malin come “diversa da ogni altro cavallo che io abbia mai incontrato”, Indiana e la sua particolare personalità hanno fatto breccia nel cuore dei fans dell’equitazione di tutto il mondo. Il loro è un percorso lungo, basato su calma, fiducia, conoscenza reciproca e rispetto dei propri spazi. Un team unito e vincente che, nel 2022, troverà sicuramente il modo di mettersi in ulteriore evidenza.

© M. Vettori; – riproduzione riservata. foto © A. Benna / EqIn/GCL Roma 2021

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Redazione EQIN
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