Alla scoperta dei cavalli iberici: andalusi e lusitani

29 luglio 2020 #focus
Non sono pochi, nel mondo equestre, i cultori ed estimatori delle razze iberiche, impiegati principalmente nel dressage ma anche in molti spettacoli: molti li accomunano tra loro, ma in realtà, sotto la denominazione di Cavallo iberico vengono riunite ben 17 razze equine originarie della Penisola Iberica.
Tra queste, tre sono originarie del Portogallo (Lusitano, Sorraia e Garrano) e le rimanenti della Spagna: Asturcón, Burguete, Caballo de Monte del País Vasco, Pura Raza (Pony della Galizia), Pura Raza Española, Hispano o Ispano-arabo, Ispano-bretone, Jaca Navarra, Losina, Monchina, Pottok, Cavall Mallorquí e Menorquina (costituente il sottogruppo definito Cavallo delle Baleari).
Due sono le razze iberiche più note anche ai “profani”: quella degli andalusi e quella dei lusitani. Quest’ultimi, come detto sopra, sono portoghesi, mentre i primi provengono dall’Andalusia, regione del Sud della Spagna. Ovviamente, a fare la differenza, non è solo l’origine geografica ma anche per i caratteri genetico-morfologici.
Tutte le razze equine della Penisola Iberica discendono da un miscuglio tra le razze europee autoctone ed i cavalli portati dagli invasori Arabi nell’VIII secolo. Questi animali, diffusi poi in tutto il mondo dai conquistadores spagnoli tra il XV ed il XVIII secolo, servirono per incrociare e migliorare le altre razze equine europee e per accrescere la popolazione equina del Nuovo Mondo (come i Mustang ).
I cavalli andalusi, dal manto chiaro, hanno attratto l’uomo per la grazia e nobiltà che sempre esprimono. Dal carattere generoso ed ottenuti dall’incrocio fra berberi e razze autoctone furono istituiti come razza grazie all’opera di monaci certosini che ne favorirono la formazione di uno stud-book la cui linea appare gentile e migliorata dall’apporto di cavalli arabi selezionati. I conventi dell’Andalusia, di Siviglia in particolare, durante il XII secolo divennero l’ambiente di selezione di una razza che possiamo apprezzare per le enormi doti di forza e prestigio, frutto di accurate selezioni. Il galoppo dei destrieri spagnoli appare più lento di quello di altre razze, ma molto più scenografico e spettacolare. Quest’oggi sono allevati nella Grande Scuderia Statale di Córdoba.
Anche i Lusitani sono tra le razze iberiche più antiche: cavallo simbolo del Portogallo (Lusitania), si pensa sia derivato dal cavallo Andaluso, con influenze di sangue dei cavalli berberi che arrivarono dalla penisola iberica con i Mori. Dalla selezione che è avvenuta successivamente, si è creata questa nuova razza armoniosa e veloce, nonostante la piccola taglia. in origine il Lusitano era allevato per essere utilizzato in guerra e nelle corride; tuttavia la razza è stata riconosciuta solo nel 1960 ed è stata inclusa, con la razza del cavallo Andaluso, tra quelle iberiche, cui si accennava in apertura. Oggi questo cavallo è utilizzato in diverse competizioni quali la corrida, il Dressage e l’Alta Scuola. Utile anche nel lavoro – traino leggero – per l’uso militare e per le manifestazioni ufficiali/di rappresentanza. È un cavallo dal temperamento energico, docile e coraggioso, con notevole equilibrio psicofisico, velocità ed agilità.