Con Cavallo2000 – un po’ di chiarezza su alcune parole: educazione, doma, addestramento del cavallo
12 maggio 2015
L’articolo Relazione Uomo-Cavallo: addestramento, educazione…o altro? apparso in Cavallo 2000 lo scorso 3 maggio fornisce prima di tutto un indispensabile chiarimento sul significato di alcune parole che troppo spesso usiamo con leggerezza, confondendone il preciso valore. In questo interessante approfondimento, Emanuela Bartoli fa il punto sulla confusione imperante nel mondo equestre circa l’utilizzo di parole come addestramento, educazione ma anche doma dei cavalli: spesso usati dai più come sinonimi, questi termini riguardanti la formazione e lo sviluppo (psichico, emotivo e fisico) del cavallo rivelano invece una “differenza sostanziale“, non trascurabile. In breve:
“l’educazione serve a sviluppare le facoltà socio-cognitive all’interno della stessa specie; – la doma riunisce l’insieme di tecniche atte a far sì che il cavallo si abitui alla presenza dell’uomo e della sella e infine ad essere montato; – l’addestramento serve a migliorare le sue prestazioni fisiche” (Bartoli cit.)
Dal nostro punto di vista, non è infatti per pedanteria o maniacalità da dizionario che le specificazioni sul significato di queste parole si sono rese indispensabili per l’autrice dell’articolo: piuttosto, un chiarimento ed un approfondimento sono molto importanti perché, come rilevava il filosofo Ludwig Wittgenstein, “Il significato di una parola è il suo uso nel linguaggio“. Che cosa significa? In sostanza, significa che a proposito di una parola si possono certamente ricavare alcune informazioni consultando dizionari o testi di grammatica, strumenti contenenti appunto norme e indicazioni. Ma nei dizionari non troveremo il significato, o perlomeno non tutto il significato, che è racchiuso nell’uso (Gebrauch) di quella stessa parola. Di conseguenza, il significato di una parola non è soltanto verbale, linguistico, ma ha anche alcune componenti aggiunte che si manifestano nell’applicazione pratica, nell’uso di quella stessa parola.
Nel nostro specifico caso, se significato ed uso del termine non corrispondono, possono quindi insorgere dei problemi nella relazione con il cavallo: infatti, se “le finalità dell’addestramento e dell’educazione di un cavallo sono completamente diverse, così come le modalità con cui è possibile realizzarli” (Bartoli cit.), potremmo finire per ritrovarci a compiere azioni con e sul cavallo non opportune. Inoltre, sappiamo davvero qual è la differenza tra un’educazione praticata con metodi autoritari ed una con un approccio autorevole? Abbiamo poi chiaro il fatto che “in natura i cavalli non addestrano, bensì applicano una forma di educazione“?
Vi invitiamo pertanto a leggere per intero questo importante articolo:
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Foto dell’articolo © Riproduzione riservata – Alessandro Benna per CavalDonato Communication