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Dentista e cavallo, un “binomio” sempre necessario

Dentista e cavallo, un binomio necessario
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Perché i cavalli domestici hanno bisogno del dentista? Perché a loro crescono punte acuminate ed escrescenze eccessive? Cosa accadrebbe invece se fossero liberi in natura?

In primo luogo, i cavalli si sono evoluti per vivere nelle boscaglie e nelle brughiere, per consumare costantemente piccole quantità di fibra dura e a basso contenuto calorico. Insomma, per assaggiare mordicchiando qua e là mentre camminano per miglia e miglia. Una buona parte del loro cibo in natura proverrebbe dal terreno, ma anche dal foraggiamento da siepi e alberi, spogliando la corteccia e mangiando tutto ciò che riescono a trovare.

Per quel che riguarda i cavalli domestici sono ovviamente gli uomini a fornire loro principalmente fieno a fibra lunga, o paglia, insieme ad erba medica e cereali. Somministrazioni “più comode”, ma di certo non uguali a quanto accade in natura.
Abbiamo inoltre messo in campo vari sistemi per rallentare il tempo di consumo del cibo in scuderia, così da proteggere le loro viscere ed evitare effetti nefasti sulla salute dei piedi, usando ad esempio reti da fieno e mangiatoie.

Somministriamo grandi quantità di fieno, pretagliato, affinché il cavallo le consumi molto rapidamente. È impossibile ricreare un ambiente con una dieta “selvaggia”, a meno che non si sia abbastanza fortunati da avere grandi quantità di terreno in grado di riprodurre il tipico foraggiamento dei cavalli liberi in natura. Se non è questo il caso, anche i cavalli con denti perfetti in partenza, non li consumeranno correttamente e avranno problemi di crescita di punte acuminate.

Va tuttavia specificato che i cavalli allo stato brado hanno un’aspettativa di vita molto più breve: è insolito che superino i 16 anni d’età. La natura è crudele e dura, qualsiasi problema dentale che sia di impedimento si tradurrebbe in una perdita di peso e morte per predazione o fame.

Considerando che per gli equidi scuderizzati ci aspettiamo che i loro denti restino sani fino ai 20 anni se non di più, possiamo raggiungere questo obiettivo solo attraverso cure dentistiche regolari e appropriate, che assicurino che l’usura dei denti avvenga in modo uniforme e che consentano al cavallo di utilizzare ogni millimetro della sua dentatura.

Inoltre, va rilevato anche che gli uomini hanno interferito massicciamente sull’aspetto estetico dei cavalli. La maggior parte dei cavalli moderni non assomiglia per niente ai suoi selvaggi predecessori: concepiti per essere eleganti e performanti, i nostri cavalli sono indubbiamente strutturalmente più deboli rispetto agli equidi che vivono allo stato brado. Per ciò che in particolare riguarda la conformazione del cranio, oggi abbiamo gli arabi dalla faccia piatta, i nasi accorciati dei pony gallesi e le teste minuscole dei miniature horse, i visi larghi dei Welsh Cobs, i massicci musi delle razze da tiro, i nasi lunghi e sottili dei purosangue e ogni forma immaginabile e dimensione.

Tutte queste interferenze sulla genetica provocano occlusioni maldestre e disallineamenti della dentatura. Riscontriamo denti troppo piccoli o troppo grandi per la bocca del cavallo. Talvolta i denti non si adattano al loro posizionamento corretto ed emergono storti nella lingua o nelle guance. Gestiamo e correggiamo le bocche a “pappagallo”, alleviando i problemi, ma permettendo che questi continuino nella prole, trasmessi geneticamente.

Con quale frequenza gli annunci di stalloni includono la dicitura “denti perfetti”? Quanti proprietari di cavalle prendono in considerazione i denti nel loro piano di allevamento? Gli allevatori si pongono la problematica dell’adattamento dei denti alla bocca? I cani possono sopravvivere con una dieta a base di cibo umido senza complicazioni di salute. I cavalli invece non possono, o comunque non a lungo termine. I cavalli infatti hanno bisogno di un apporto costante di fibre per mantenere la salute dell’intestino e sopravvivere. Gli uomini hanno creato questi problemi e dunque hanno la responsabilità di garantire che questi cavalli non soffrano.

Infine, i cavalli allo stato brado non indossano imboccature che spingono le commessure labiali nei denti; nasiere o briglie senza morso finiscono per mettere a contatto le guance con i denti. Anche alcune cavezze costringono le guance verso i denti e se questi sono affilati o se sono presenti creste, questo provocherà dolore e conseguentemente un comportamento reattivo, infastidito.

I denti ad un cavallo servono ovviamente per mangiare e ogni soggetto deve alimentarsi per cui ogni equide deve avere un’odontoiatria di routine. Non è solo un lusso per i cavalli scuderizzati. I cavalli da sella hanno bisogno di cure odontoiatriche regolari, ma va da sé che ogni cavallo, pony e asino che sia debba essere sottoposto a controlli odontoiatrici di routine almeno una volta ogni 12 mesi, anche se vive a paddock.

Quando riscontriamo che un cavallo fatica a mangiare, spesso il problema è purtroppo troppo avanzato: nella migliore delle ipotesi sarà costoso da risolvere e, nella peggiore, potrebbe non esser più risolvibile. Ricordiamo che i cavalli non mostrano esplicitamente dolore orale fino a quando il problema non è molto grave, caratteristica costitutiva che fa parte dell’essere un animale predato; mostrare debolezza in natura potrebbe infatti significare morte per predazione.

(1° luglio 2021) © S. Scatolini Modigliani – riproduzione riservata; foto di copertina: © EqIn

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Redazione EQIN
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