28 giugno 2018 #curiosità

Una lunga intervista apparsa ieri nella rivista britannica «Horse&Hound», a firma di Eleanor Jones, ha posto a tema un caso forse non così bizzarro come può apparire a prima vista: questo ruota tutto intorno alla possibilità di fare ufficialmente agonismo – nella fattispecie della disciplina del dressage – in sella ad un… mulo. Un vero e proprio “caso” è nato in seguito al rifiuto dell’iscrizione ad un concorso di Wallace The Great: l’equide, un mulo di 11 anni, che avrebbe dovuto gareggiare in una ripresa Introductory Level montato da Christie Mclean, una socia del British Dressage Club, è stato rifiutato dall’ente. Le motivazioni? Come accade anche da noi, solo cavalli e pony possono essere iscritti per gareggiare. “Il dressage britannico simpatizza con la situazione di Christie e Wallace, ma il nostro regolamento si riferisce specificamente ai soli cavalli e pony all’interno dei nostri criteri di competizione affiliati. Nemmeno la FEI consente i muli secondo le sue regole”.

Ma Mclean non ha accettato di buon grado le motivazioni per la negata iscrizione dell’equide dalle lunghe orecchie, e dunque ha sollevato alcuni dubbi in merito alle ragioni. In primis, va detto che il mulo Wallace “Il Grande” (The Great), che “assomiglia ad un bel pony New Forest, con una testa più grande e delle orecchie piuttosto enormi” ed ha alle sue spalle una bella storia di riscatto in seguito ad abbandono – è diventato infatti un atleta! -, aveva già gareggiato in competizioni non affiliate con successo, ottenendo anche buone percentuali. Non era insomma un’idea troppo stravagante quella di provare nuovamente una ripresa, stavolta però nei circuiti ufficiali. Mclean non sembra darsi pace: “Non avremmo offeso o fatto del male a nessuno, e ci sono buone probabilità che, partecipando ad un Introductory Level, non saremmo stati nelle vicinanze di cavalli da dressage di alto livello che avrebbero potuto turbarsi per la sua presenza”. Sembra che Wallace lavori benissimo, “è molto coerente con i suoi ritmi, è solo un po’ squilibrato nel galoppo perché è ancora un po’ debole”. Insomma: quel che certo ci si augura è che i due possano continuare la loro carriera agonistica almeno negli spettacoli della British Mule Society o nel dressage non affiliato. D’altronde, non sarebbe una novità: dalla Louisiana, sotto la sella dell’amazzone e trainer di dressage di livello Grand Prix Vicky Busch (Busch Sport Horses), già nel 2016 si ebbe notizia del mulo dressagista Assassin (in copertina), affettuosamente conosciuto come “Slate”, che attirava ammiratori ovunque andava, portando una qualità nuova e sensazionale allo sport.

©Redaz.; riproduzione riservata; fonte principale © horseandhound.co.uk ; foto: Slate il mulo dressagista (2016), con l’amazzone da Grand Prix Vicky Busch © horsetalk.co.nz