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Il nero è geneticamente il colore dominante per il mantello dei cavalli

Il nero è geneticamente il colore dominante per il mantello dei cavalli
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08 dicembre 2020 #focus

I cavalli morelli non sembrano così numerosi – probabilmente ci paiono più diffusi i mantelli di colore baio, o addirittura quelli grigi o sauri. Eppure…

È stato certificato tramite uno studio condotto dal Dipartimento di Bioscienze e Patobiologia della Virginia (Maryland Regional College of Veterinary Medicine) che il gene che trasmette il colore nero è quello che prevale maggiormente nei cavalli.

I colori dei mantelli dei cavalli sono stati a lungo oggetto di interesse per i proprietari e gli allevatori, nonché per gli scienziati. Il colore ancestrale del cavallo era però un motivo a base nera, privilegiato dalla selezione naturale perché forniva protezione mimetica contro i predatori.

Compiamo dunque una veloce “immersione” nella terminologia scientifica della genetica per capire cosa succede nelle combinazioni dei mantelli!

In linea generale, va prima di tutto specificato che un gene è un segmento di DNA (segmento di acido desossiribonucleico – DNA) che codifica – ossia porta con sé un’informazione specifica – in una singola catena di numerosi amminoacidi uniti tra loro attraverso legami. Ogni gene determina un carattere ereditario e occupa sul cromosoma una posizione determinata, chiamata locus. cromosomi sono strutture all’interno delle cellule che contengono i geni di un qualsiasi essere vivente.

I cromosomi si trovano in tutte le cellule del corpo, sono sempre gli stessi in numero costante. Tale numero è fisso, determinato per ogni specie.
Le cellule di Homo sapiens contengono (tutte) gli stessi 46 cromosomi. Il numero di cromosomi degli animali non sembra dipendere dalla grandezza, dalla lunghezza della vita o dall’intelligenza della specie. I mammiferi con più cromosomi di tutti sono, infatti, due tipi di ratto acquatico che hanno 92 cromosomi, il doppio dei 46 umani. Ad esempio il riccio ne ha 88, cani e lupi 78, il cavallo e il cincillà (!) 64.

Come ogni altra caratteristica fisica, anche il mantello di un cavallo è determinato da ciò che è iscritto nel suo patrimonio genetico, che verrà trasmesso alla progenie tramite delle regole matematiche ben definite.

Il fenotipo è la parola con cui si indica l’espressione a noi visibile del suo codice genetico, che invece viene chiamato genotipo. Detto altrimenti: il fenotipo è ciò che è evidentemente il vivente (quel che vediamo), il suo genotipo invece è l’informazione genetica che è in lui contenuta – che ha generato il fenotipo; attenzione, però: solo una parte minima del genotipo si esprime e diventa concreta nel fenotipo: molte informazioni genetiche non compariranno immediatamente nel singolo animale, ma verranno trasmesse poi alla sua eventuale progenie.

Ogni gene può infatti specificare, per una stessa caratteristica (nel nostro caso, il colore del mantello), diverse varianti. Ciascuna di queste possibili varianti si chiama allele. Se i due alleli di una coppia sono diversi, uno dei due domina sull’altro (allele dominante e allele recessivo).
ESEMPIO:
Il gene che determina il colore può esistere sotto forma di due alleli: il colore del mantello viene determinato da due geni, ovvero da due posizioni nei cromosomi che influenzano la produzione dei pigmenti nei peli.

Lo studio ha dimostrato che uno stallone di colore nero con allele dominante può produrre sino a 12 puledri morelli o baio oscuro, e che una saura, con allele con colore nero dominante tra le informazioni contenute nel suo DNA, può dare alla luce sino a 16 puledri morelli o baio oscuro. Alcuni puledri appena nati possono essere di un colore chiaro tendente al grigio ma durante la crescita il loro mantello diventerà sempre più scuro.

I colori dei cavalli sono per lo più controllati da geni in 12 loci diversi. I tre colori di base dei mantelli dei cavalli sono nero (morello), baio e sauro. Il controllo genetico dei colori di base dei cavalli risiede in due loci genetici, chiamati loci Extension (E) e Agouti (A). Nell’Agouti sono presenti due alleli, quello dominante “A” e il recessivo “a”. Nell’Extension sono presenti due alleli, “E” dominante, ed “e” recessivo.

Tra i colori di base morello e baio in media prevalgono sul sauro. Il colore del mantello grigio è dovuto alla presenza del gene dominante (G) nel locus grigio. Il mantello roano è dovuto ad uno specifico gene dominante (Rn) che si combina con qualsiasi colore di base producendo le varie sfumature del mantello roano. Il bianco è dovuto a un singolo gene dominante (W) ed è dominante per i geni che controllano tutti gli altri colori. La diluizione dei colori di base dei cavalli ha prodotto un’ampia gamma di possibili colori dei mantelli. Il più diffuso e familiare è quello che produce il colore dorato (palomino). Le tracce bianche sul viso e le balze sulle gambe sono dovute alla compartecipazione di diversi geni.

Segni particolari? Le macchie bianche sul viso del cavallo

Addendum: sappiamo tutti che i capelli e i peli umani diventano grigi e alla fine bianchi, con l’avanzare dell’età. I cavalli invecchiando mostrano un fenomeno simile di argentatura del mantello, ma non tutti: questa inizia alla nascita o subito dopo e continua fino a quando tutto il pigmento (colore) nei peli del corpo, specie nella criniera e nella coda, non spariscono del tutto, al punto che quel cavallo cavallo anziano diventa bianco come la neve. Questa perdita di colore del mantello è causata dall’allele grigio dominante. La velocità dei suoi effetti sulla perdita di colore varia notevolmente: i cavalli che hanno 2 geni grigi di solito diventeranno bianchi più velocemente dei cavalli con un solo gene “Grey”. Ovviamente questo processo di sbiancamento non si presenta così repentinamente in presenza dell’allele dominante nero.

Bibliografia: Sponenberg, D., Weise, M., Dominant black in horses, clicca qui (lingua inglese)

McBryde, M.: Grey Locus or Progressive Greying Locus ( Exclusion of Pigment from Hair);

© O. Belloli.; riproduzione riservata; foto di copertina: © EqIn

 

 

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Redazione EQIN
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