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Kapitol d’Argonne definitivamente in pensione; il ricordo di Emilio Bicocchi

Kapitol d’Argonne ritorna al suo allevamento d’origine per godersi la meritata pensione dopo una lunga carriera riproduttiva
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1° gennaio 2023 #news

Con venticinque anni nel 2023, Kapitol d’Argonne non sarà più disponibile in seme fresco ed è tornato “nelle sue terre natali per vivere lì in pensione”, ha annunciato ieri su Facebook il suo allevatore Pascal Trassart.

Il figlio di Apache d’Adriers e Dame Vannetais da Galoubet A, dopo aver esordito in gara a cinque anni sotto la sella di Paul-Anthony Roché, dal quale era stato acquistato l’anno precedente, si è esibito nel circuito dei 5 e 6 anni, classificandosi ventiquattresimo al Grand Criterium di Fontainebleau (FRA) durante il suo secondo anno di gare e soprattutto ventunesimo nella finale del Campionato del Mondo Giovani Cavalli a Lanaken (BEL). Il suo esordio nelle gare di 1.40 mt avviene all’età di sette anni con Paul-Anthony Roché, allora ventiquattrenne, con cui ha partecipato quell’anno al campionato francese della sua generazione, prima di essere stato acquistato dal Primo Graduato dell’Aeronautica Militare italiana Emilio Bicocchi a fine 2005.

Abbiamo fatto una chiacchierata a proposito di Kapitol d’Argonne con Emilio Bicocchi. Questo binomio è stato autore di innumerevoli successi ed ha rappresentato l’Italia in più occasioni. “Dopo tanti anni di carriera come riproduttore Kapitol ha lasciato l’Haras de Talma ed è tornato al Haras d’Argonne in Lorena, dove è nato. D’ora in poi sarà comunque disponibile in seme congelato”. 

L’incontro tra Bicocchi e Kapitol è avvenuto nel  all’età di 8 anni, quando il cavaliere italiano acquistò il promettente stallone in Francia. “Da subito ho avuto un ottimo feeling con lui. Ed i risultati sono arrivati in breve tempo. Kapitol è stato un cavallo molto precoce, contrariamente a quanto si potrebbe pensare di un cavallo di queste dimensioni (la sua altezza al garrese è di 176 cm). Nel marzo dell’anno successivo al suo acquisto era già arrivato secondo in un difficile Gran Premio al Toscana Tour di Arezzo. Poi ha iniziato il suo percorso nelle Nations Cup, a Linz poi a Roma con un bel doppio netto, e abbiamo continuato partecipando a due Campionati del Mondo, ad Aachen (GER) nel 2006 all’età di 8 anni e a Lexington (USA) nel 2010”. 

Le qualità del bel sauro bruciato sono innumerevoli, l’azzurro lo descrive così: “un cavallo molto collaborativo, intelligente con una grandissima testa, una locomozione particolare ma allo stesso tempo molto semplice da montare. Possiede mezzi fuori dal comune con una grandissima azione che mi consentiva di togliere un tempo in tutte le linee, le combinazioni anche strette non sono mai state un problema”.

Attualmente Kapitol d’Argonne ha 279 figli registrati. I suoi migliori prodotti sono Falco du Loing (2015, Selle Français, con mamma da Elf d’Or), ventunesimo nel campionato di sette anni quest’anno e autore di belle prestazioni nel circuito Top 7, così come Diaz de Ush (2013, Selle Français, con mamma da Quaprice Bois Margot), recentemente quarta classificata nella gara da 1.50 mt al CSI4* di Rouen (FRA) tra le redini del cavaliere francese Alix Ragot. 

Citiamo anche il castrone di 8 anni Delirio Delle Sementarecce (MIPAAF, mamma da Concorde), montato come il padre da Emilio Bicocchi e che a giugno ha disputato la sua prima Coppa delle Nazioni allo CSIO 3*-W di Atene (GRE), uscendo dal difficile percorso con un netto in prima manche e con un errore al secondo round. “Delirio è nato presso la scuderia delle Sementarecce, in collaborazione con Mario Mencarelli che purtroppo è venuto a mancare”. Continua Bicocchi: “è un cavallo che ha molti aspetti e punti in comune con Kapitol, ritrovo il modo di saltare con un galoppo migliore rispetto al padre. Sicuramente prima di raggiungere ciò che ha fatto Kapitol ci va ancora parecchia strada, ma è comunque un cavallo in cui io credo moltissimo”.

© L. Ruffino – riproduzione riservata; foto: courtesy Emilio Bicocchi

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