09 aprile 2023 #news
Henrik von Eckermann e il brillante castrone King Edward (2010, castrone, BWP, Edward x Feo de Lauzelle) hanno scritto un’altra pagina di storia dell’equitazione diventando i primi vincitori svedesi della Longines FEI Jumping World Cup, conquistando il titolo del 2023 a Omaha (USA) nella notte italiana. In un avvincente round decisivo, completamente imprevedibile fino alla fine, il binomio, grande protagonista in gara negli ultimi tempi, si è messa alle spalle l’olandese Harrie Smolders con Monaco NOP (2009, castrone, Holsteiner, Cassini II x Contender), al secondo posto, e gli statunitensi Hunter Holloway con Pepita Con Spita (2011, femmina, Westfalien, DSP Con Spirit x Come On) al terzo posto, centrato di pochissimo ai danni del brasiliano Yuri Mansur con Vitiki.
“Non so esprimerlo a parole perché è stato un su e giù di emozioni – ha spiegato von Eckermann parlando della settimana di gare – Venerdì sono rimasto davvero deluso ma allo stesso tempo ho pensato che essere solo un punto dietro (i leader) forse non era poi così male. Lui (King Edward) si è sentito davvero in forma oggi, quindi nell’ultimo round mi sono fidato di lui. È in super forma, è stato incredibile!”.
Il primo round della Final III ha visto un grande scossone in classifica dopo le due giornate entusiasmanti di mercoledì e giovedì, con il Course Designer portoghese Bernardo Costa Cabral che ha davvero messo alla prova i partecipanti. Solo tre dei 30 binomi in gara hanno chiuso con un percorso netto: l’irlandese Denis Lynch che è balzato dal 19° al 12° posto, senza errori anche nel secondo round con il coraggioso Brooklyn Heights. Il campione in carica, lo svizzero Martin Fuchs, con Leone Jei, si è migliorato passando dal 15° all’ottavo posto, e l’olandese Harrie Smolders con Monaco NOP, settimo durante la notte. Henrik von Eckermann è arrivato fino alla penultima combinazione dove King Edward, come molti prima di lui, ha abbattuto l’elemento centrale. Per il danese Andreas Schou, uno dei due leader in classifica (+ informazioni clicca qui) è stato un round molto più duro del previsto con Darc de Lux e 12 costose penalità finali. Stesso discorso per gli svizzeri Pius Schwizer e Vancouver de Lanlore che hanno abbattuto solo il primo elemento di una complicata combinazione finale, tenendo il comando solo per poco.
I primi 20 in classifica hanno avuto accesso al secondo round in ordine inverso su un percorso nuovo di zecca, e l’irlandese Lynch ha segnato l’unico doppio netto della gara. Schou ha portato a termine un round senza errori e anche Mansur e Holloway sono usciti senza penalità, ma il brasiliano ha pagato un prezzo alto perché poco più di un secondo più lento dell’americano. Smolders ha commesso un errore, mentre Von Eckermann ha chiuso con un superbo percorso netto. Quando Schwizer ha chiuso con 12 penalità finali, la strada per Von Eckermann è apparsa spianata. Smolders ha terminato secondo, con quattro penalità, mentre Holloway ha chiuso con lo stesso punteggio di Mansur ma con un tempo migliore, centrando il terzo posto.
Il cavaliere 25enne del Texas si è detto davvero entusiasta di trovarsi sullo stesso podio con due grandi nomi di questo sport. “Ho sempre avuto obiettivi piuttosto grandi ed essere qui con cavalieri come questi, per me è un grande onore. – ha detto Holloway – Sono molto entusiasta di essere qui e penso che il mio il cavallo si sia comportato alla grande per tutta la settimana. Il nostro rapporto sta diventando più solido e si sta costruendo, e sento che siamo appena all’inizio, quindi sono molto entusiasta per il futuro!”. Un risultato agrodolce, invece, per Smolders, al suo terzo secondo posto in una finale di Coppa del Mondo. In sella allo stallone Emerald è arrivato secondo nel 2016, ed è arrivato secondo con Monaco l’anno scorso a Lipsia (GER). Ma il 42enne olandese è uno sportivo nel vero senso della parola. “Monaco era di nuovo in una forma, così super, è incredibile che sia di nuovo secondo, ed essere battuto da King Edward non è poi così male! – ha evidenziato – Probabilmente è sulla buona strada per diventare il miglior cavallo della mia carriera, l’anno scorso secondo nella finale di Coppa del Mondo, una medaglia d’argento nel Campionato del Mondo, e c’è ancora molto da fare, ma voglio davvero conquistare questo trofeo e questo cavallo è così bravo che merita un po’ di tempo per vincerlo!”.
A Von Eckermann, che è arrivato terzo alle finali sia nel 2017 che nel 2018 con Toveks Mary Lou, è stato chiesto come ha mantenuto la concentrazione anche se questa settimana non è stato tutto facile. “È solo la mia mentalità, non guardo indietro e quando c’è ancora una possibilità proviamo ad andare a prenderla. Tutti conoscono questo cavallo e quanto è fantastico, questa settimana sono venuto qui e volevo davvero vincere, ma anche con un cavallo come questo è molto facile che accada il contrario. Ma sono così felice per lui, perché meritava davvero di avere una vittoria nella finale di Coppa del Mondo”, ha detto il cavaliere 41enne che, insieme allo straordinario King Edward, ha collezionato l’oro olimpico a squadre in Tokyo, doppio oro al FEI World Championship della scorsa estate e ora il titolo indoor che tutti vogliono vincere.
Ormai è quasi imbattibile da un po’ di tempo e von Eckermann apprezza davvero il periodo magico che sta vivendo. “Mi sembra di essere al culmine della mia carriera – ha spiegato sorridendo lo svedese – Quindi cerco davvero di godermi il momento, e ogni giorno sono grato per quello che ho… Nel nostro sport abbiamo cavalli diversi ed è un lavoro ogni giorno che si va avanti, m a volte è bello semplicemente sedersi ed essere grati per quello che abbiamo, perché non sarà per sempre!”.
Prima della finale ha avuto luogo la consegna ufficiale della bandiera al prossimo paese ospitante delle finali della FEI World Cup™, Riyadh in Arabia Saudita, con Lisa Roskens, fondatrice della Omaha Equestrian Foundation, che ha passato la bandiera al presidente della FEI e membro del CIO Ingmar de Vos che poi ha ceduto a sua volta il vessillo a Fuad Ibrahim, amministratore delegato della Federazione nazionale saudita. Per coloro che non sono saliti sul podio del 2023, Riyadh 2024 è già nel mirino.
© Comunicato FEI – trad. ita. A cura di S. Arpaia; foto: Henrik von Eckermann (SWE) – vincitore con King Edward winners della Longines FEI Jumping World Cup™ Final – Omaha (USA) 2023. Final III © FEI/Richard Juilliart