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Parigi 2024 – Camilli guadagna la Finale, il commento di Grossato: “ci ha fatto e ci farà volare”

Parigi 2024 - Camilli guadagna la Finale, il commento di Grossato: "ci ha fatto e ci farà volare"
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05 agosto 2024 #News

Il cavaliere laziale, classe 1982, al debutto dei Giochi 2024 con Odense Odeveld, ha conquistato oggi a Parigi l’accesso alla Finale Individuale della XXIII Olimpiade. L’analisi della gara, non solo nostra: coadiuvati da Massimo Grossato.

L’ultima finale olimpica individuale nella disciplina del salto ostacoli disputata da un azzurro risale ad Atene 2004 (Juan Carlos Garcia, Bruno e Vincenzo Chimirri). Ma oggi a Parigi Emanuele Camilli e Odense Odeveld (Diamant de Semilly x Querlybet Hero) sono a loro volta riusciti nell’impresa di conquistare un pass per la Finale individuale di salto ostacoli nella XXXIII edizione dei Giochi Olimpici 2024: con uno splendido percorso netto, su 74 binomi al via, si sono piazzati 8vi, e dunque domani – a partire dalle h 10.00 – li rivedremo solcare l’arena di Versailles, tra i migliori 30 qualificati.

Ha staccato il ticket per competere ancora tra i migliori al mondo, senza se e senza ma. Emanuele Camilli, in sella al castrone belga di soli 10 anni, è stato infatti autore di una prova di qualifica individuale olimpica per le medaglie impeccabile, chiudendo il difficile tracciato senza errori: con il tempo di 75”10 si è infatti oggi piazzato all’ottavo posto. Ottavo su 30 qualificati e, pensate: immediatamente alle spalle dell’iconico binomio costituito dal n.1 al mondo e plurimedagliato – già olimpionico – Henrik von Heckermann, in sella al fuoriclasse King Edward, cavallo fenomeno che tutti conosciamo e apprezziamo.

A Versailles la gara di qualifica individuale ha visto oggi al via 74 binomi. Di questi, 21 sono riusciti a completare il percorso senza commettere errori. Hanno avuto accesso alla finale anche 9 binomi che hanno realizzato il tempo più veloce, nonostante 4 penalità. Da notare che Emanuele Camilli e Odense Odeveld si erano già assicurati la qualifica grazie al risultato ottenuto e al tempo impiegato, prima ancora della conclusione della gara.

Il percorso olimpico, realizzato dallo spagnolo Santiago Varela Ullastres e dal francese Gregory Bodo, con la collaborazione dell’italiano Elio Travagliati, costituito da 14 salti per 17 sforzi totali della massima altezza e difficoltà, incluse due combinazioni: una gabbia al numero 5 ed una doppia gabbia al numero 10, muro e riviera e triplice ovviamente presenti nell’arena. Ma per commentare specificamente Camilli/Odense e la loro gara di oggi, abbiamo raggiunto Massimo Grossato: il suo parere, convocato a giusto titolo oggi, tutto il pomeriggio, come commentatore tecnico televisivo Talent Discovery Plus per l’Equitazione, non poteva mancare nemmeno per noi. Due parole su Massimo, per chi non lo conoscesse: nato nel 1975, dal 1996 veste la divisa dell’Arma dei Carabinieri: ad oggi gestisce la sua scuderia a Villanova d’Asti. Ha all’attivo circa 50 coppe delle nazioni Senior risultando più volte uno dei punti di forza della Squadra Italiana. Ha partecipato due volte ai Campionati d’Europa seniores e ad un Campionato del Mondo arrivando sempre alla finale individuale delle manifestazioni internazionali. Massimo ha inoltre partecipato per tre volte alle finali Mondiali di Coppa delle Nazioni ed era componente della squadra che si è qualificata per le Olimpiadi di Atene. In sella a Lazzaro delle Schiave, cavallo italiano da lui cresciuto, nel 2019 si è qualificato decimo assoluto al Gran Premio di Calgary e ha chiuso con 0 penalità la finale di Coppa delle Nazioni di Barcellona qualificante per le Olimpiadi di Tokyo 2020. Oggi continua a piazzarsi in gare di alto livello e a formare giovani cavalli. La parola va a lui, per noi, sulla perfomance di Camilli/Odense di oggi:

La bella gara odierna di Emanuele va vista secondo me sotto due punti di vista: sotto l’aspetto prettamente tecnico, Odense Odeveld è migliorato negli anni, negli ultimi due anni in cui è stato sotto la sella di Emanuele in maniera incredibile, perché è sempre stato un cavallo molto molto buono, con tanta forza, intelligenza, però era un cavallo difficile all’inizio, il controllo non era facile: mi ricordo, eravamo insieme a Vilamoura (Portogallo), quando il cavallo aveva da poco compiuto 8 anni, la fatica nella gestione c’era. Odense era già in Italia (sotto la sella di Antonio Garofalo): Camilli ha rischiato, ci ha creduto, facendo un investimento importante su di lui, avendo perso x vendita Chadellano PS, con cui stava comunque procedendo veramente bene. Con Odense Odeveld, da allora e fino ad oggi – i fatti lo dimostrano – ha lavorato al top, coi suoi tecnici, con la sua organizzazione, ed attualmente – da un punto di vista sportivo – Odense è un cavallo veramente completo: indubbiamente potenzialmente lo era già, sin da giovane, ma Emanuele ci ha messo veramente tanto di suo, come lavoro.”

“Poi c’è l’aspetto organizzativo, mai trascurabile, specie per obiettivi importanti ed unici come le Olimpiadi: l’insegnamento piu grande che, come cavaliere, Emanuele dà a tutti noi oggi, è la programmazione sensata in funzione di questo appuntamento. Lui nel 2023 è andato a prendersi questa qualifica olimpica in Messico, in un tour lunghissimo di concorsi 4* e 5* , combattendo ed investendo personalmente tanto e bene, senza mai sbagliare un colpo. A qualifica raggiunta, ha veramente centellinato Odense Odeveld, senza farsi prendere dalla foga di fare troppo (tutti i concorsi), avendo in scuderia un cavallo cosi buono: sarebbe stato semplice, tentante anche, dire “vado, lo porto, provo ad Aachen”; ha pure rinunciato a Piazza di Siena perché non era sicuro stesse bene, e non ha voluto rischiarlo. Così si fa: è dunque arrivato al suo debutto olimpico odierno con un cavallo al top della forma. Per questo, bisogna essere grandi uomini di cavalli, prima che cavalieri. Tanto di cappello ad Emanuele e al suo team, indubbiamente coadiuvato dall’organizzazione di Paul Schockemöhle, padre della sua compagna: ma Emanuele merita questo top team che ha costruito lui, artefice in arena di quel che ci ha esaltato oggi. Ora dita incrociate per la Finale, convinto che ci farà ancora sognare, io ci credo, con un Odense che è oggi uno dei migliori cavalli al mondo, pur essendo inesperto (ha solo 10 anni). Siamo tutti con te, Emanuele!“.

Il più veloce e preciso di tutti oggi nella qualifica individuale è stato il transalpino, n.5 al mondo, Julien Epaillard che, con Dubai du Cedre (2013, Selle Français, Baloubet du Rouet x Diamant de Semilly) non ha commesso errori nel tempo di 73”.07. Alle sue spalle, in seconda posizione l’irlandese Shane Sweetnam ha presentato con successo James Kann Cruz (2013, ISH, Kannan GFE x Cruising) chiudendo con un netto in 73”.35. Ritroviamo l’Irlanda anche in terza piazza con Daniel Coyle e Legacy (2010, Zangersheide, Chippendale Z x Bon Ami), anche per questo binomio sono state 0 le penalità in 73”.64.

Domani, quindi, si torna in campo alle 10 del mattino, e i binomi parteciperanno in ordine inverso rispetto alla classifica della raggiunta qualifica individuale di oggi. Emanuele Camilli ed il suo Odense Odeveld, con questo risultato di qualifica, hanno però già contribuito in modo significativo alla storia degli sport equestri italiani e non lasceranno nulla di intentato. Ne siamo tutti certi: in alto il tifo, e incrociamo le dita.

Le gare potranno essere seguite integralmente su Eurosport e Discovery Plus. RaiSport aprirà una “finestra” nel momento in cui il nostro azzurro scenderà in campo, in base ai contemporanei “eventi medaglia”.

classifica gara

© B.S. – L.R. – Riproduzione Riservata; foto: © EqIn / M. Argenziano

Parigi 2024: Julien Epaillard al comando della qualifica Individuale di Salto

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