Quando i cavalli minacciano
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Mantenere l’equilibrio, evitando il sopraggiungere di problemi comportamentali nei cavalli domestici non è sempre facile; oltre alla qualità della vita stabulata che conducono, dipende anche dal temperamento e dalla storia personale di ogni soggetto: i cavalli possono infatti soffrire di disturbi comportamentali legati alla frustrazione e allo stress, diventando minacciosi e talvolta persino aggressivi. Cosa succede in questi casi?
Proprio come noi, quando i cavalli sono arrabbiati serrano le labbra fino ad arrivare a stringere i denti, questo è il primo segnale di una chiara minaccia con cui si consiglia di non fare un ulteriore passo avanti. In natura, ogni gruppo di cavalli si fonda su una precisa gerarchia che viene stabilita mediante atteggiamenti aggressivi e pacificazioni. La gerarchia sociale è estremamente importante all’interno del branco, in quanto, una volta affermata riduce lo stress e le aggressioni tra i membri per imporre il proprio rango, determinando inoltre maggiore coesione durante le fughe dai predatori.
Fondamentalmente, minacciare non è nella natura del cavallo, ma va letto come il tentativo di vincere una discussione per evitare uno scontro. I cavalli non hanno un territorio fisso da difendere dagli intrusi e vagano sempre da zona a zona: i loro scontri si focalizzano solo per raggiungere un rango superiore nella scala sociale del branco. Infatti, spesso è possibile notare in un gruppo di cavalli selvaggi, combattimenti violenti tra gli stalloni con calci, impennate e morsi, che in alcuni casi possono terminare in maniera fatale per uno dei due.
Tuttavia, al di là del comportamento in libertà, perché i cavalli domestici minacciano? Il primo motivo è la mancanza di spazio, in quanto luoghi ristretti (box, piccoli paddock) non permettono la fuga (non dimentichiamoci che il cavallo è una preda) ed è per questo motivo che diventano minacciosi. Inoltre, la vita del cavallo scuderizzato è completamente controllata dall’uomo – essenzialmente non può avere ciò di cui ha bisogno quando ne ha bisogno: viene tenuto in box finché il proprietario non decide di tirarlo fuori, ed inoltre una volta fuori è sempre limitato nelle sue azioni in quanto gli viene richiesto un comportamento ben preciso.
Stessa cosa avviene anche per l’alimentazione: il cavallo riconosce molto bene i preparativi che anticipano la somministrazione degli alimenti, per cui sa di dipendere comunque dall’uomo e questo dà origine ad atteggiamenti di irrequietezza (calci al box, nitriti, orecchie indietro) e, in casi degenerati, di minaccia. Ma i cavalli minacciano anche per paura o insicurezza. Non si conosce il motivo esatto, ma il più delle volte derivano da esperienze negative pregresse dei cavalli nel contatto con l’uomo, e quindi minacciano per proteggersi.
E’ molto importante saper interpretare correttamente i segnali che precedono la minaccia, che può essere di tipo difensivo o di tipo offensivo:
- Minaccia difensiva: orecchie abbassate, coda abbassata e, se ciò non basta, gambe posteriori che si girano verso l’avversario.
- Minaccia offensiva: il cavallo è teso, le orecchie sono piatte all’indietro, la coda è leggermente sollevata e la testa protesa in avanti. Successivamente la coda viene agitata rabbiosamente avanti e indietro e un anteriore viene sollevato; infine il cavallo corre verso l’avversario e mostra la bocca aperta, pronto a mordere.
I calci tendenzialmente non servono per stabilire la dominanza, ma sono piuttosto di difesa – pratica di allontanamento – mentre puntare l’avversario tenendo la testa protesa in avanti e mordere sono atteggiamenti di aggressione.
In conclusione, il comportamento del cavallo è la manifestazione di una serie di complessi processi neurologici e psicologici. Sempre di più è importante fare un’attenta analisi dei ‘segnali’ inviati tramite il linguaggio del corpo, perché questo può portare ad un netto miglioramento del benessere del cavallo, delle sue performance, della nostra sicurezza e, soprattutto, di un reale affiatamento con il nostro amico.
Fonti principali: Donati Igor, Problemi comportamentali del cavallo, durante la gestione ed il maneggio, origini e possibili trattamenti, s.l., 2007; https://www.pferde.de/magazin/schluss-jetzt-wenn-pferde-drohen/
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