08 maggio 2022 #news
La canadese Beth Underhill e lo stallone 13enne Dieu Merci van T&L hanno vinto oggi il Rolex Grand Prix Ville de La Baule CSIO5* (1,60 m). Da evidenziare la buona perfomance del nostro Riccardo Pisani, unico tra gli azzurri ad accedere al barrage, chiuso con un buon piazzamento.
Tra i 50 binomi al via nel prestigioso Grand Prix Rolex (Ville de la Baule) dal montepremi di 500.000 euro è prevalsa la canadese Beth Underhill in sella a Dieu Merci van T&L (sBs del 2009; Toulon x Corrado I) – lo stesso binomio che venerdì scorso è stato uno dei soli tre doppi netti nella Coppa delle Nazioni – e che ha concluso anche in questa occasione con due impressionanti percorsi senza penalità, nell’imbattibile tempo di 43”:77 in barrage.
Ricordiamo che la 59enne canadese si è unita alla Torrey Pines Stable di Eric Lamaze alla fine dello scorso anno, assumendo in seguito anche la guida di tutti i suoi cavalli, dopo il ritiro dall’agonismo del fuoriclasse Lamaze.
Il percorso base di oggi, disegnato da Grégory Bodo, Yann Thomas, Quentin Perney, Eddy Castellon e Xavier TrouiIlhet prevedeva 14 ostacoli per 17 sforzi su di un tracciato da percorrere in 400 m/min. Alla fine, solo sette dei cinquanta binomi sono riusciti a rispondere a tutte le domande poste da Bodo nel base e poi in barrage, chiudendo con 0/0:
In Piazza d’Onore il brasiliano Yuri Mansur su Vitiki (Hannover del 2008; Valentino x For Expo 2000; 0/0-45”:00) e in terza, invece, il francese Pierre Marie Friant su Urdy d’Astree (SF del 2008; Bouffon du Murier x Pamphile; 0/4-41”:66) a pari merito con il belga Gregory Wathelet con Nevados (SP del 2008; Calvados Z x Romualdo; 0/4-41”:66), che si sono assunti tutti i rischi e sono incappati in errori, pur realizzando il miglior tempo di questo Rolex Grand Prix.
Per l’Italia, come anticipato, Riccardo Pisani sullo stallone Chaclot (OS del 2009; Chacco-Blue x Fly High I; 1/4-47”:73) ha avuto accesso al barrage grazie al giro base senza penalità agli ostacoli (tra i più precisi da vedere, tra tutti i binomi al via), ed ha poi terminato il jump off con sole 4 penalità: come già indicato ieri, dopo il buon piazzamento (con double clear) ottenuto nel Prix Saur + info clicca qui, dall’importante e difficile trasferta in La Baule questo nostro cavaliere è probabilmente uno dei pochi a rientrare in Italia con la consapevolezza di avercela fatta – nonostante la non ottimale performance in Coppa delle Nazioni , in quanto l’unico della compagine schierata per rappresentare il tricolore capace di realizzare dei piazzamenti nelle gare individuali più importanti post Coppa, a conclusione del concorso pentastellato, dunque sostenendo al meglio il peso di altre difficilissime sfide al di là della cavalcatura (diversa per Riccardo nelle due importanti occasioni): se si considera che oggi anche il n.2 al mondo Fuchs si è dovuto ritirare dal barrage del Rolex Grand Prix e che molti top rider mondiali non hanno neppure avuto accesso alla seconda e decisiva parte di questa gara, eh beh, non è certo solo questione di “fortuna”: i fatti parlano da soli, le classifiche non mentono mai, specie da un giorno all’altro, tra presenti e assenti.
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© B.S.; riproduzione riservata; foto: la vincitrice Beth Underhill in azione durante il GP di La Baule © instagram jumpinglabauleofficiel