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Vademecum delle buone abitudini di gestione del cavallo

Vademecum delle buone abitudini di gestione del cavallo
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19 febbraio 2019 #focus

Quando gli equestrians pensano alle “abitudini” di solito vanno con la mente a quelle “cattive”, come ad esempio il guardare a terra mentre cavalcano, senza aprire la propria visuale, che dev’essere, come i maestri insegnano, panoramica (360°). Tuttavia, vi sono anche delle BUONE abitudini, o routine, che ogni cavaliere dovrebbe sviluppare nel corso del tempo della sua attività a e con il cavallo, quindi con l’esperienza maturata. Ecco un breve vademecum delle attenzioni principali da riservare tanto al proprio compagno, quanto nella pratica equestre a tutto tondo: ci rivolgiamo principalmente ai neofiti o ai più giovani: fare uno sforzo consapevole nella propria vita quotidiana di maneggio per sviluppare alcune semplici buone abitudini può trasformarvi in un cavaliere più accorto, dunque migliore. Ci vorrà un po’ di tempo e impegno da parte vostra per incamerare queste abitudini: tuttavia, se amate veramente questo sport, esse diverranno presto quasi un piacere – o perlomeno scontate.

    • Pulisci la tua attrezzatura. Ogni volta che vai al maneggio, ogni volta che smonti. Vi è un bon ton da sempre richiesto in sella – fango e finimenti incartapecoriti, vade retro! Almeno finché siamo al passo, tutto dev’essere immacolato. Inoltre, questa abitudine ti farà risparmiare un sacco di soldi perché tutte le tue attrezzature dureranno molto più a lungo. Last but not least: qualsiasi cucitura che si stia rovinando o pelle che sia pronta a cedere di staffili, redini e riscontri della sella, verrà in tal modo alla luce prima che sia troppo tardi.
    • Striglia il tuo cavallo ogni volta. Il currying è importante, sia d’estate che d’inverno; se poi il tuo cavallo non è tosato, è assolutamente indispensabile specie durante i cambi di stagione!
    • Passeggia per almeno dieci minuti sul tuo cavallo, per scaldarlo e prepararlo all’allenamento – in qualunque stagione: se d’inverno viene più spontaneo farlo, d’estate è ugualmente importante: in tal modo permetteremo al suo corpo di stabilizzarsi con l’elevata temperatura esterna, diversa da quella a riparo del box! Gli atleti professionisti si riscaldano sempre e decontraggono dopo il lavoro, facendo rientrare “in fiato” il cavallo, specie se l’attività svolta è stata anaerobica – se non lo fanno loro in prima persona, scendono veloci di sella per montare un altro cavallo “pronto”, scaldato da qualcun’altro. Non dimenticare mai, qualsiasi cosa tu faccia, che il tuo cavallo è un atleta e merita di essere trattato come tale.
    • Lavate i vostri sottosella prima che diventino sudici. Se il sottosella/copertina ti fa schifo, significa che è troppo sporco anche per il tuo cavallo. E’ anche una questione di rispetto!
    • Dedica regolarmente del tempo a leggere del tuo sport, sia le notizie, sia i libri dedicati a questo o quest’altro aspetto – ne esistono tantissimi! Non dimenticarlo mai: informarsi, leggere – se non addirittura studiare, ossia approfondire, è il modo più efficace ed economico per crescere come cavaliere. Mettere da parte qualche ora a settimana per leggere del tuo sport dovrebbe essere un must assoluto.
    • Tieni sempre le gambe del cavallo pulite e asciutte. E’ questo il modo migliore per combattere funghi, febbre da fango, ecc.: impedire che possano verificarsi. Se è necessario bagnare le gambe del cavallo, usare uno shampoo delicato e poi asciugarle camminando e, se non del tutto terse, con l’asciugamano per tenere a bada le infezioni fungine.
    • La tua vera mission? Diventare ossessivo compulsivo nei confronti dei piedi del tuo cavallo, come se fosse il tuo lavoro nella vita. Li palperai per sentire la temperatura, farai attenzione ad eventuali percezioni maleodoranti prima di uscire dal box, mentre li pulirai. Idem se rientra dal paddock e dopo aver finito di montare. Mantenere svuotati, puliti e dunque controllati i piedi del cavallo eviterà prima di tutto sobbattiture e infezioni al fettone. Inoltre, farai di tutto affinché la sua lettiera sia il più pulita, asciutta e confortevole possibile.
    • Ecco, appunto. Pulite il box. Ok non tocca a voi, pagate una pensione ecc. ecc. Ma, al di là dei casi singoli, va da sé che se avete appena pulito il vostro cavallo da testa a coda (i piedi, in particolare) e lui sta per rientrare nel box dove, a farla da padrone, vi è l’ultima deiezione, beh, poco costa toglierla. Idem se si è rotolato e ha fatto un casino. Non è certo colpa dello stalliere. Non siate pigri, sistemate. Avrete molti più amici in scuderia se prenderete qualche iniziativa di tal genere, in più potreste ispirare gli altri a fare lo stesso.
    • Stanzia del ​​tempo per lavorare da terra il tuo cavallo. Esercitarsi insieme, non solo in sella, rinsalderà il vostro rapporto, e ti trasformerà in un cavaliere molto più capace. Anche se sono solo 20 minuti quelli che gli puoi dedicare oggi, questo farà la differenza nel tuo modo di montare domani che avrai più tempo. Attenzione! Se non sei capace a lavorare da terra con un cavallo – e comunque, anche se hai esperienza – un occhio del tecnico non guasta mai – fatti insegnare, coadiuvare, spiegare. Non improvvisare mai!
    • Controllare frequentemente i paddock dei cavalli per ravvisare eventuali pericoli. Passa del tempo a passeggiare nei paddock dei tuoi cavalli, almeno una volta alla settimana. Cerca piante velenose, recinzioni danneggiate e qualsiasi altra cosa che il tuo cavallo potrebbe usare per farsi del male. Aver notato qualcosa e segnalarlo, è spesso un salvavita.
    • Impara a conoscere le gambe del tuo cavallo meglio del dorso della tua mano. In questo modo noterai il minimo cambiamento che potrebbe segnalare qualcosa di significativo. Molte lesioni tendinee non presentano alcuna zoppia, solo un lieve gonfiore e un po’ di calore. Riconoscere un infortunio dai tessuti molli, dunque nelle sue fasi iniziali, darà al tuo cavallo le migliori possibilità di recuperare completamente.
    • Stabilisci una relazione VERA con il tuo maniscalco e il tuo veterinario – e con qualsiasi altro professionista si occupi del tuo cavallo. Ok, delegare alla scuderia se tu non puoi essere presente è ovviamente prassi. Ma demandare in toto non va bene: ricorda il proverbio “l’occhio del padrone, ingrassa il cavallo”. Significa che tu, il tuo modo di interpretare e leggere il TUO cavallo è e sarà indispensabile, sempre. Fai almeno una telefonata al professionista in questione dopo che è intervenuto. Fatti spiegare come va – se è stato un intervento di routine – o cosa è successo e cosa bisogna fare. Non dimenticare mai che anche la scuderia più seria ed affidabile non ha solo il tuo cavallo di cui occuparsi.

>© Redaz.; riproduzione riservata; fonte principale: eventingconnect.today in copertina foto © A. Benna / EqIn

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Redazione EQIN
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